Marilyn Manson, mandato d’arresto verso la rockstar accusata di aggressione: il reato non è di natura sessuale.
Continua il periodo nero per Marilyn Manson. Il reverendo del rock è oggetto di un mandato di arresto attivo emesso dalla polizia del New Hampshire. Il 52enne è accusato di due capi d’imputazione legati a un reato di aggressione che coinvolgerebbe un videografo. Non si tratterebbe dunque di reati di natura sessuale. I fatti in questione sarebbero avvenuti durante un concerto del 2019 a Gilford.
Marilyn Manson: mandato d’arresto
La polizia locale ha spiegato attraverso un comunicato che il cantante e il suo entourage da tempo erano a conoscenza del mandato, ma non hanno mai fatto nulla per cercare di rispondere alle accuse. Per il tipo di reato imputatogli, rischia una condanna di meno di un anno di carcere e una multa fino a 2mila dollari.
Nel comunicato diffuso dalla BBC, si sottolinea come le accuse non siano di natura sessuale. Al momento non sono arrivati commenti pubblici da parte del rocker, al secolo Brian Hugh Warner.
Marilyn Manson: le accuse dell’ex assistente
Nell’ultimo mese, dopo la bufera mediatica di qualche settimana fa, Manson è stato accusato da Ashley Walters, la sua ex assistente, di violenza sessuale. Il team legale della donna ha presentato denuncia in California, affermando che il cantautore era un capo terrificante e violento, capace di farla lavorare per 48 ore di seguito e di ‘regalarla’ agli amici, dando loro la possibilità di abusare di lei. Lo staff dell’artista ha però negato questo tipo di accuse.